Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIII – 13 giugno 2015.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Chi ha consumato cannabis, anche se astinente da tempo, tende maggiormente ai falsi ricordi: un rilievo con implicazioni medico-legali. Studi precedenti su consumatori di derivati della cannabis hanno rilevato deficit di memoria dichiarativa e working memory, apparentemente recuperabili con l’astinenza. Riba e vari colleghi, provenienti dai maggiori istituti di ricerca della città di Barcellona, hanno analizzato in corso di astinenza la capacità di distinguere fra memorie autentiche ed illusorie: un aspetto cruciale del monitoraggio della realtà, che si basa su un’efficiente fisiologia della memoria e del controllo cognitivo. La maggiore suscettibilità alle false memorie, rilevata nei consumatori ormai astinenti, era associata ad una ridotta attivazione delle aree cerebrali implicate nell’elaborazione dei ricordi e a rilievi compatibili con il danno più marcato alla memoria episodica. Tali risultati, pubblicati in questi giorni di giugno, indicano che coloro che hanno consumato cannabis, anche quando l’organismo è stato da tempo purificato, presentano una più facile e frequente distorsione dei ricordi, suggerendo una compromissione a lungo termine dei meccanismi di memoria e controllo cognitivo implicati nel monitoraggio della realtà [Molecular Psychiatry 20, 772-77, 2015].

 

Perché le donne più degli uomini sono attratte da animali domestici quali cani e gatti? Ricercatori del Massachusetts General Hospital hanno scoperto che nelle donne che guardano i propri bambini e i propri cani, si attivano quasi le stesse regioni cerebrali, inclusa l’amigdala, secondo uno schema molto simile. La maggiore sensibilità ai tratti che accomunano il viso dei bambini più piccoli ai cani (grandi occhi e contorni non marcati) sembra essere decisiva. Tuttavia, sussistono delle differenze: una consistente attivazione di aree del mesencefalo, quali la substantia nigra e l’area tegmentale ventrale, si ha solo con i bambini.

 

La dopamina somato-dendritica può sconvolgere l’attuale quadro della fisiologia e della patologia del mesencefalo. La dopamina è un neurotrasmettitore chiave nell’encefalo per vie motorie, cognitive e del sistema a ricompensa, le cui disfunzioni sono implicate in disturbi che vanno dalla malattia di Parkinson alla compulsione della tossicodipendenza. Per oltre quarant’anni la maggior parte degli antipsicotici era costituita da farmaci agenti sui neuroni dopaminergici. Secondo quanto emerso da studi recenti, al suo classico rilascio sinaptico si associa, nel mesencefalo, il rilascio dal soma del neurone e dai dendriti. Questo rilascio somatodendritico attiva gli autorecettori D2 che inibiscono il neurone stesso che ha emesso la dopamina, influenzando in chiave inibitoria la sinapsi che l’assone di quel neurone forma a distanza. La dopamina somatodendritica agisce, poi, via volume sui recettori extrasinaptici che modulano il rilascio locale del trasmettitore e l’attività neuronica del mesencefalo. Gli studi sulla dipendenza dal calcio e sul ruolo delle proteine esocitosiche hanno aperto una via che potrà mutare le nostre nozioni di fisiologia e fisiopatologia della dopamina mesencefalica [Rice M. E. & Patel J. C. Philos Trans R Soc].

 

L’inizio precoce del football americano si associa a danni della memoria e dell’intelligenza. Giocatori professionisti di football che hanno intrapreso la carriera sportiva prima dei 12 anni hanno mostrato una maggiore probabilità di difetti cognitivi e mnemonici di quelli che hanno cominciato più tardi. Verosimilmente, l’impatto dei microtraumi cranici, frequenti in questa pratica, incide di più su un cervello meno maturo.

 

Origine sorprendente delle differenze sessuali nel cervello. Caratteristiche sessuali che includono diversità di volume regionale per differenze nell’apoptosi, nella genesi di neuroni e glia, nelle diramazioni dendritiche e nel patterning sinaptico, sono state attribuite a neurotrasmettitori e fattori di crescita senza dimostrazioni decisive. Ora emergono molecole dell’infiammazione e cellule immunitarie come regolatori delle differenze legate al sesso, che risultano dipendere dalla comunicazione intercellulare anche con cellule non neurali [McCarthy M. M. et al. Horm Behav. 2015].

 

L’evoluzione delle lingue in chiave tonale o non tonale può essere influenzata dal clima. Per questo interessante collegamento con le temperature fredde e calde, la ricerca dovrà stabilire processi e meccanismi.

 

Il fumo di sigaretta assottiglia la corteccia cerebrale con un effetto dose-dipendente.  Il vizio del fumo è stato associato a declino cognitivo e demenza, ma l’esatto rapporto con alterazioni strutturali non è stato definito fino ad uno studio appena pubblicato di Karama e colleghi che, su 504 soggetti, hanno rilevato all’età di 73 anni una riduzione di volume della corteccia dose-dipendente. Smettere di fumare può consentire nel corso del tempo un lieve e lento recupero, ma per chi è stato fumatore si è calcolato che occorrerebbero circa 25 anni di astinenza per avere una corteccia paragonabile a quella dei non fumatori [Molecular Psychiatry 20, 778-85, 2015].

 

Incredibili influenze su attenzione, cognizione e creatività. I volontari che indossavano un camice bianco da laboratorio, in uno studio, hanno fatto registrare prestazioni migliori nell’abilità di concentrazione. Un altro studio ha dimostrato che i partecipanti, quando erano sdraiati supini, risolvevano gli anagrammi con una velocità sensibilmente maggiore di quando erano in stazione eretta. Infine, un terzo studio ha dimostrato che le persone che presentavano contrasti fra lo stato mentale e la manifestazione fisica dell’affettività, come sorridere ricordando un evento triste o assumere un’espressione corrucciata ascoltando una musica allegra, spesso rivelavano capacità di pensiero non convenzionale.

 

Notule

BM&L-13 giugno 2015

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

_____________________________________________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.